ORIGINI DELLO SHOOTO

Lo SHOOTO è uno sport da combattimento la cui gestione a livello mondiale è affidata alla Shooto Association e all’ International Shooto Commission. La parola SHOOTO è una trasposizione in inglese dell’ideogramma giapponese (pronunciato shu-to) derivante dal termine inglese shoot e che può essere tradotto dal termine giapponese come “studio del combattimento”. Nella filosofia dello SHOOTO il termine combattimento non viene considerato solo nel significato di confronto fisico ma anche nel senso di percorso di crescita personale, di lotta e perseveranza nel corso della propria vita aspirando alla crescita e al miglioramento. Il termine SHOOTO connota sia la disciplina da combattimento che il circuito mondiale di MMA omonimo. Lo SHOOTO come disciplina da combattimento fu sviluppato in Giappone agli inizi degli anni '80 da Sensei SATORU SAYAMA (il noto wrestler “Tiger Mask”), popolare lottatore professionista giapponese formatosi nella disciplina dello Shoot Wrestling e allievo del leggendario Karl Gotch nonché praticante di Judo, Karate, Sambo e Muay Thai.

Sensei S. Sayama

Tecnicamente lo SHOOTO è una sintesi delle tecniche più efficaci e reali studiate da Sensei SAYAMA nella sua lunga carriera. L’obiettivo di Sensei SAYAMA, fin dall’inizio, fu quello di creare uno sport basato su un’idea di combattimento reale ed efficace e che, a differenza di altri circuiti giapponesi (New Japan Pro Wrestling e Universal Wrestling Federation), non si basasse su combattimenti finti o falsati da risultati predeterminati. Sua intenzione era combinare la spettacolarità del wrestling professionistico con la reale intensità e durezza agonistica degli sport da combattimento: nella sua futuristica e moderna visione del combattimento sportivo, solo l’atleta migliore e più completo doveva avere la meglio!. Nel 1985 Sensei SAYAMA fonda il circuito dello SHOOTO.

Shooto symbol

La genesi e la crescita del circuito SHOOTO in quegli anni è significativa e concretizza l’evoluzione sportiva delle MMA come idealizzata da Sensei SAYAMA: il primo evento amatoriale SHOOTO risale al 1986 cui ne seguirono molti altri fino al 1989, quando nel mese di Maggio fu organizzato il primo evento professionistico di SHOOTO nella Korakuen Hall di Tokyo. I quattro anni trascorsi permisero alla disciplina di maturare con i suoi agonisti, il cui livello tecnico crebbe progressivamente e concretamente: una tangibile evoluzione verso il professionismo di tutto il movimento sportivo, degli atleti e dei promoter! L’attività era ed è limitata solo agli atleti facenti parte del circuito SHOOTO e delle palestre affiliate, per garantire e tutelare il livello tecnico e non confondersi con altri circuiti, improvvisati o caratterizzati da risultati falsati e concordati. Negli anni gli eventi professionistici sono sempre stati affiancati dal circuito amatoriale, che continua a forgiare e sfornare nuovi atleti preparati e agguerriti…

Prima dello svolgersi di tali eventi lo Shooto non comprendeva ancora l’uso dei colpi al viso nella fase a terra ma, vista l’efficacia sul campo di questa tattica durante i primi UFC e gli Open Vale Tudo Japan, Sensei SAYAMA li aggiunse all’arsenale tecnico della disciplina nonché ai colpi ammessi nel circuito agonistico professionistico.

Nel 1996 Sensei SAYAMA lascia la guida ad alcuni suoi stretti collaboratori e allievi, nascevano la Shooto Association e l’International Shooto Commission, organi direttivi del circuito internazionale.

Nel 1999 il primo evento SHOOTO al di fuori del Giappone fu organizzato alle Hawaii tramite la promozione dell’evento Superbrawl. Nello stesso anno lo SHOOTO sbarca anche in Australia. Nel 2000 invece, tramite la promozione dell’Hook N Shoot, il primo evento agonistico negli USA.

Nel Dicembre 2000 il fighter olandese Martijn De Jong, attuale presidente SHOOTO EUROPE, fonda lo SHOOTO Holland e inizia la diffusione del circuito e della disciplina in Europa dove, per merito della diffusa cultura amatoriale della Kickboxing e della arti marziali, si diffondono a macchia d’olio gli eventi di Amateur SHOOTO che avvicinano progressivamente alla filosofia delle MMA atleti provenienti dalle più svariate discipline rendendo più graduale il passaggio al Professional SHOOTO.

La crescita e lo sviluppo dello SHOOTO in Europa ricalca l’embrionale sviluppo nella terra d’origine, il Giappone: vengono organizzati Open internazionali per atleti europei delle varie nazioni e nel 2000 viene anche organizzato il 1° Campionato Europeo di SHOOTO amatori. Questa attività apre anche le porte ai primi eventi professionistici europei con un susseguirsi di organizzazioni in Finlandia, Lettonia, Lituania, Danimarca, Svizzera, Svezia, Polonia, Estonia, Russia, Irlanda, Belgio. Una costante crescita che porta alla necessaria creazione della SHOOTO EUROPE COMMISSION, che regola l’attività amatoriale e professionistica nonché la coordinazione di eventi e la formazione degli arbitri e giudici.

 

Negli anni, fino ad oggi, la professionalità e l’attenzione posta alla tutela degli atleti con rigidi regolamenti e chiare divisioni degli atleti in base alle classi di esperienza, hanno permesso una capillare diffusione del circuito dello SHOOTO che ormai ha eventi e campionati in tutto il mondo: quasi tutti gli stati degli USA, Hawaii, Canada, Messico, Brasile, Ecuador, Argentina, Sud Africa, Europa (con attività presente in 15 Stati condotta in stretta collaborazione con il circuito ADCC Europe), Giappone, Australia, Filippine.

Imponente lo sviluppo dell’attività negli ultimi anni con una trentina di eventi all’anno in Giappone, un crescente numero di promoters in Europa che aderiscono al circuito SHOOTO, crescente diffusione negli USA e nuove nazioni che stanno aderendo al circuito diffondendo la filosofia dello SHOOTO, ben riassunta dalle parole di Kazuhiro Sakamoto (Campione mondiale Lightweight e oggi membro della Commissione SHOOTO):

"Lo SHOOTO ha come scopo quello di diffondere le MMA come sport, un’immagine filtrata dalle caratteristiche negative del mondo delle MMA in Giappone, rifiutando i match combinati per motivi di soldi e ponendo attenzione alla sicurezza degli atleti, spesso relegata in secondo piano per motivi legati al business e all’audience televisivo! Sono fiero che la filosofia sportiva dello SHOOTO si stia diffondendo nel mondo!”.

 

Ultima frontiera i combattimenti femminili: nel 2004 iniziano gli eventi targati G-SHOOTO!

 

Tra i grandi campioni che hanno calcato con successo i ring dello Shooto ricordiamo: Rumina Sato, Yuki Nakai, Noboru Asashi, Erik Paulson, Enson Inoue, Hayato Sakurai, Anderson Silva, Takanori Gomi, Caol Uno, Alexandere Franca Nogueira, Joachim Hansen, Vitor Shaolin Ribeiro, Robson Moura e tanti altri affermati Vale Tudo fighters.

 

Lo SHOOTO è oggi un network mondiale che offre una visione sportiva delle MMA e del combattimento a contatto pieno filtrata da integrità morale e dalla professionalità di un vero e proprio sport da combattimento con regolamenti, ranking e campioni riconosciuti internazionalmente.